Riorganizzazione aziendale Covid 19:

guida per datori di lavoro

 

L’emergenza COVID-19 si sta gradualmente rivelando un fenomeno duraturo, di fronte al quale è opportuno reagire in maniera coerente.

La moltitudine di interessi in gioco rende la riorganizzazione del lavoro un processo delicato, necessariamente  orientato alla salvaguardia della libertà imprenditoriale e della salute di tutti e dei diritti dei lavoratori.

Di seguito alcuni punti salienti (o FAQ) per una riorganizzazione organica, in costanza del perdurante divieto di licenziamento.

 

L’azienda sta usufruendo dei trattamenti di integrazione salariale: deve esaurirli prima di riaprire?

No, il rientro dalla sospensione è sempre possibile, anche in via graduale.

E’ quindi possibile far rientrare solo alcuni lavoratori o farli rientrare tutti, con orario ridotto o pieno, a seconda delle esigenze dell’azienda.

In caso di sospensione / ripresa parziale, le ore effettivamente lavorate saranno retribuite normalmente, mentre quelle non lavorate (ove l’attività resta sospesa) saranno coperte dal trattamento di integrazione salariale, nei limiti  temporali richiesti.

Esistono pratiche precise da adottare per il contenimento del contagio?

Sì, è consigliabile rispettare le linee guida dell’OMS, riprese dall’Accordo Confindustria del 14.3.2020 e dal Documento INAIL Aprile 2020.

In primis l’azienda deve garantire ai propri dipendenti  i dispositivi di protezione individuale (DPI – per i quali è previsto un credito d’imposta  ex art. 30 D.L. Liquidità) ed il  distanziamento sociale, evitando ogni  tipo assembramento. Sul punto, il diritto del lavoro offre strumenti efficaci, quali ad esempio:

  • smartworking,
  • ridistribuzione dei turni
  • riduzione (collettiva) dell’orario di lavoro

Se ho subito una drastica riduzione del lavoro, posso procedere con uno o più licenziamenti?

No, il divieto di licenziamento è prorogato sino al 31.3.2021.

 Ciò tuttavia non significa che non si possa riorganizzare l’attività in un’ottica  di riduzione  delle prestazioni e dei costi del lavoro.  E’ quindi possibile variare le mansioni degli addetti, anche  in pejus, ma mantenendo  lo stesso livello retributivo, oppure ridurre l’orario di lavoro ( a tutti  o ad alcuni), nonché ricorrere ai contratti di solidarietà.

Come posso riorganizzare la mia impresa?

La riorganizzazione aziendale è una delle massime espressioni della libertà di iniziativa economica, tutelata dall’art. 41 Cost..

Reagire all’emergenza sanitaria, riorganizzando il lavoro, è un passaggio estremamente delicato che va  tenuto al riparo  da  contestazioni individualistiche.

E’ quindi opportuno procedere ad una riorganizzazione omogenea che preveda un’adeguata informazione delle maestranze e delle Organizzazioni Sindacali, condividendo con esse motivi e modalità della riorganizzazione. E’, al contrario, sconsigliabile ricorrere a modifiche unilaterali dei contratti individuali, che possono risultare disorganiche  e, quindi, esposte  alle più varie  contestazioni.

Per informazioni

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